Questo libro è un insegnamento etico oltre che medico

Un libro che interseca varie tipologie narrative: dal racconto autobiografico, a quello narrativo al saggio.

Queste sue caratteristiche formali lo rendono piacevole e di facile lettura. I personaggi sono descritti con pennellate nette ed efficaci. Il valore di questo testo, però non sta nelle trovate letterarie ma nel messaggio che veicola riguardo vecchie pratiche odontoiatriche – nocive – di cui poco si parla e che anzi in campo medico l’hanno fatta da padrone per molto tempo, causando più danni di quelli che avrebbe dovuto risolvere e innescando vere e proprie patologie.

Emerge anche quanto sia stato difficile rimettere in discussione studi e tecniche “storiche” che utilizzavano materiali tossici; come sia stato pioneristico proporre materiali naturali; come sia controcorrente non aderire ad una forma di implantologia che invece va per la maggiore in molti studi odontoiatrici per arrivare alla presa di posizione finale, coraggiosa e determinata, di rivedere tutto quanto fatto fino ad un certo punto, di rimettere in discussione quanto appreso e praticato in precedenza, di rimettersi a studiare per verificare quelli che all’inizio erano soltanto dubbi e domande e che, invece, andando avanti nella ricerca, si sono rivelate le giuste vie da seguire.

Traspare l’etica di questa ricerca, che impedisce di continuare secondo protocolli che non si ritiene siano curativi ma nocivi. Emerge la figura del medico, quello vero, quello che si assume le proprie responsabilità, quello che agisce secondo coscienza. Questo libro è un insegnamento etico oltre che medico e mi sento fortunata ad avere incontrato alcuni di questi medici.

Maria Rita Della Rovere
Psicologa e Psicoterapeuta della Gestalt